L'orso bipolare

Bonacorso

Bonacorso è un talento multiforme, un animo umile, uno di quei personaggi curiosi, dediti alla sperimentazione, al raggiungimento di alti traguardi nel rispetto di tutto e di tutti.
Mai una scorciatoia.
Ama condividere le sue passioni, insegnare i propri segreti, donare la sua conoscenza solo per poter vedere gli occhi dei suoi interlocutori brillare di entusiasmo.
L'informatica gli ha dato un enorme spazio.
Fantasticare, connettere, inventare, immaginare sono attività che portano il pensiero in alto, lo rendono libero, colorato, frizzante. E lui si propone così, non può essere altrimenti; sostanza pura, logico capro espiatorio della media mediocrità.
Adora la programmazione ad oggetti. E con questi oggetti ci gioca, li doma e li domina. Gli altri, che scrivono codice un pò così, lo guardano con meraviglia. Troppa meraviglia forse. Ed è costretto a salutarli. A detta del loro capo branco, lui ama il codice troppo evoluto, che solo lui comprende. Che la programmazione ad oggetti sia sovversiva ed eversiva? Generatrice di una scomoda autonomia di pensiero?
Via quindi. Ma non si dispera. Anzi. Parte, in giro per il mondo, a diffondere la buona novella della programmazione ad oggetti. E in molti, grazie a lui, con questi oggetti cominciano a giocare, domarli e dominarli...

Dalle immense città americane, alle suggestioni della penisola arabica, conosce mille cuori così diversi ma così meravigliosamente simili. Che collante universale può essere la Matematica!
È una trottola: Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Mantova, Trieste. Lascia un pezzo di anima ad ognuna di queste e altre mille città straordinarie!
Ed è durante il tragitto per Bolzano, forse vicino a Trento, che si guarda attonito tutt'attorno. Perchè il sole è sparito? Cos'è questa nebbia irreale? Non è stagione! Eppure i pieni crollano per lasciar spazio a vuoti incolmabili e privi di senso, la sostanza deperisce a contatto col Nulla.
Si è spezzato dentro.

Riapre gli occhi e si ritrova nella sua tana, al calduccio. Un senso di protezione lo avvolge. Finalmente la pace, il silenzio. Una sensazione di trascendenza eterna pervade quell'ambiente. Si era dimenticato di queste cose. Incredulo volge lo sguardo e, poco distante da lui, scorge due biglie di vetro. Rotolate lì forse non per caso. Sono di un vetro etereo, trasparente come l'anima più pulita. Guizzi luminosi di luce abbagliante zampillano dal loro interno. I loro riverberi verdastri fanno scorgere i prati di mondi lontani. Piccole bocce di cristallo da cui scorgere le meraviglie del creato. Il suo grande cuore rotto viene riforgiato dalla fiamma del bene puro. E un'intera orchestra di archi splendenti, oboe e clarinetti inizia a suonare solo per lui.

 

Bonacorso, the bipolar bear, is a multifarious talent, he has a good nature, he is one of those people very curious, dedicated to research and to the achievement of high results in respect of everything and everybody.
No shortcuts.
He loves to share his own passions, teach his own secrets, give his own knowledge just to see his own interlocutors' eyes shining of enthusiasm.
Computer Science gave him strong possibilities.
Daydreaming, connecting, inventing, imagining are all activities that bring your thinking up, make it free, coloured, lively. He is like this, he can not be otherwise. Pure substance, he has become the scapegoat of the widespread averageness.
He loves objects-oriented programming. And with these objects he plays and rules them and dominates them. The others, who write "codish", look him in wonder. Too much wonder maybe. And he is forced to say goodbye. In their pack leader opinion, he loves too evolved code, that he only understands. Is objects-oriented programming subversive? Creating an inconvenient autonomy of thought?
Away so. But he did not despair. On the contrary. He set off, around the world, to spread the good news of objects-oriented programming. And in many, thanks to him, with these objects are starting to play, rule them and control them...

From the immense American cities, to the splendor of the Arabian Peninsula, he knows thousands hearts so different but so wonderfully similar. What a universal glue may be the Math!
He is a spinning top: Rome, Milan, Turin, Bologna, Naples, Verona, Mantua, Trieste. He leaves a piece of soul to each of these and other thousands amazing cities!
It is on his way to Bolzano, maybe near Trento, who looks stunned all around. Why has the sun gone? What is this unreal fog? It's not the season for it! Yet the fulls collapse to give way to unbridgeable and meaningless nothingnesses, the substance perishes in contact with the Nothing.
He is broken inside.